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Vittorio Pistelli, giornante del giovedì, morto in servizio e sepolto al camposanto di Pinti

All’interno della sede di piazza Duomo della Confraternita della Misericordia si trovano numerose lapidi marmoree messe in loco con scopi ed in periodi diversi.

Alcune sono state collocate a memoria di fratelli particolarmente operosi e che hanno perso la vita durante un “servizio di carità”. Questo, ad esempio, il caso della lapide affissa in ricordo del giornante Vittorio Pistelli (1818 ca.-1879) morto in servizio nell’agosto del 1879.

Lapide in onore di Vittorio Pistelli

Di seguito la descrizione di quanto avvenuto tratto dal Registro dei casi dell’epoca:

“A dì, 6 agosto 1879, Vittorio Pistelli fu Giuseppe 61 anni, formatore in gesso, giornante attivo del giovedì, morto allo Spedale di S. Maria Nuova. In detto giorno il Pistelli si portò con altri ascritti, comandando egli stesso la squadra a prendere il cadavere del contadino Giovanni Scatarzi annegatosi nel pozzo della sua abitazione in Via Rifriccioli n.10 nel popolo di S.Gervasio. Nel tornare, giunto presso la già Porta alla Croce, annunziò un malessere ma volle proseguire fino a S. Ambrogio; ivi posto in vettura fu portato all’Arciconfraternita e di lì, atteso un notabile peggioramento, fu trasferito col Cataletto all’Arcispedale di A. Maria Nuoca dove a ore 2 pomeridiane cessò di vivere. Previo il suono della campana, in questo giorno 6 agosto, i nostri fratelli in numero di 141 andavano a prenderlo alla stanza di deposito dell’Arcispedale; dopo essere stato associato nel nostro Oratorio, fu trasportato al nostro Camposanto di Pinti e fu sepolto in posto distinto di 3° classe presso l’ossario tomba n* 36 a spese dell’Arciconfraternita.”

Nella riunione del Corpo generale del 24 agosto 1879 venne accolta l’istanza della vedova di Vittorio, Maddalena Pistelli, la quale chiese – e ottenne – l’erogazione di un sussidio a favore suo e delle sue due figlie, Elvira ed Ida.