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Le sedi dell’Istituzione. Da piazza San Giovanni a piazza Duomo

18 Maggio 2022
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Ricostruzione visiva della prima sede di Millenaria/arch. M. Tosi

Da anni ormai la Misericordia produce, generalmente in occasione della festa del patrono San Sebastiano (20 gennaio), delle pubblicazioni sulla sua secolare storia. Nel 2016, ad esempio, dette alle stampe un libro dal titolo Dentro la Misericordia. Spazi e arredi della Confraternita da un inventario del 1369, a cura di Barbara Maria Affolter e Laura Rossi, con lo scopo di narrare le vicende circa acquisto ed allestimento della sua prima sede ubicata in piazza San Giovanni “dirimpetto al Battistero”. Il volume è impreziosito da foto e saggi di esperti (Ludovica Sebregondi, Manila Soffici, Franek Sznura) oltre che da una puntuale ricostruzione grafica ad opera dell’arch. Massimo Tosi. Qui di seguito parte della Prefazione:

Fin dal 1321 la Misericordia possedeva, avendola acquistata da Baldinuccio Adimari, una porzione di casa posta dirimpetto alla porta del Battistero di San Giovanni. Si trattava di un fondaco aperto sulla strada che permetteva un diretto contatto coi passanti. E al suo interno fu realizzato a metà del secolo l’affresco raffigurante la Misericordia Domini, che giustamente viene definito da Barbara Affolter “una sorta di dichiarazione di intenti da parte della Compagnia nei confronti della cittadinanza”. In pratica, i passanti, scorgevano nei medaglioni che la Madonna porta al collo sotto forma di stola, in quali opere di carità fosse impegnata la benemerita confraternita. Ebbene, il 13 settembre del 1351, i capitani della Compagnia e Giovanni Albizi Pellegrini stipularono un contratto in base al quale Albizi Pellegrini era assunto come famiglio con salario mensile e in cambio donava alcuni spazi adiacenti la residenza originaria. Cambio vantaggiosissimo per i confratelli e che permise loro di ampliare la propria sede con un oratorio, una loggia e una sala riunioni. I lavori si conclusero nel 1361, quando ormai i locali e la loggia in particolare, avevano in gran parte l’aspetto che hanno ancora oggi. (…) 
Altre epidemie di peste seguiranno negli anni ed in particolare quella del 1363. E ancora una volta grazie ai testamenti la confraternita divenne più solida economicamente, tanto che nell’ottobre del 1365, dovendo costruirsi la nuova cattedrale, il nostro Sodalizio fu tassato per mille fiorini d’oro, cifra davvero notevole dal momento che nello stesso anno, altre compagnie furono tassate per soli 500 fiorini. Ebbene, risale a questo periodo l’inventario dei beni e degli oggetti della compagnia vergato da Bencivenni di Zanobi e che è oggetto di questa pubblicazione. Un inventario ritrovato all’Archivio di Stato, a dimostrazione di come, partendo dal nostro archivio le ricerche sulla nostra storia si allarghino a tutte le fonti possibili. Ma, anche, a dimostrazione di come la storia del sodalizio sia del tutto intrecciata con quella cittadina.

Maurizio Naldini

Capo di Guardia

Responsabile Immagine e Cultura Misericordia di Firenze